10 errori che un’azienda non deve commettere gestendo una pagina Facebook

10 errori che un’azienda non deve commettere gestendo una pagina Facebook

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Oggi ho compiuto il primo traguardo dei 1000 fan sulla mia pagina Facebook. Un piccolo grande risultato considerata la “nicchia” a cui è rivolto il mio blog. Dopo un lungo periodo di gestione della pagina e attraverso le esperienze lavorative nel mondo del Social Media Marketing ho stilato 10 passi falsi da evitare se vuoi portare avanti correttamente ed in modo professionale una Fan Page.

Gestire una pagina Facebook aziendale è un lavoro che va condotto con costanza e serietà, cercando di mantenere sempre alto il livello di creatività e contemporaneamente utilizzando tutti gli strumenti che il social network mette a disposizione. Se si è intenzionati ad ottenere del profitto dalla propria pagina vi sono degli errori nella gestione da non commettere assolutamente.

La pagina social, soprattutto per un’azienda, è sinonimo di specchietto per le allodole per la potenziale clientela: non si può prescindere dal suo corretto utilizzo. Il problema è che spesso, soggetti non preparati sul tema commettono degli errori, talvolta stupidi, che rischiano di rovinare un’intera campagna marketing. Vediamo insieme quali sono, illustrati con 10 principi:

Versatilità: utilizzare un profilo anziché una fan page

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Questo è il primo errore da evitare. Soprattutto su Facebook, dove vi è una marcata differenza tra i due approcci. Mentre il profilo, per quanto sia possibile renderlo pubblico nelle espressioni è comunque legato nella partecipazione all’accettazione dell’amicizia, una pagina pubblica può essere raggiunta e sottoscritta con maggiore facilità da qualsiasi utente, anche da quello che, incuriosito, cerca un determinato brand o settore all’interno del social network. Senza contare l’esistenza di tutta una serie di strumenti presenti solo sulle pagine da poter utilizzate per aumentare la propria visibilità.

Dal punto di vista della privacy, un utente è restio ad accettare l’amicizia di un’azienda non conoscendo la persona che da dietro “muove i fili”. Realizzando una pagina, invece, la privacy è assolutamente tutelata poiché il gestore non è abilitato a visualizzare le informazioni personali dei fan.


Compulsività: postare troppo spesso

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Potrà sembrarvi strano, ma inserire troppi post sulla vostra pagina non crea fidelizzazione con il potenziale cliente.

Al contrario, tende ad allontanare le persone interessate. E’ preferibile postare dai due ai quattro contenuti al giorno, ben pensati e focalizzati sul target da seguire piuttosto che un post ogni 30 minuti che potrebbe portare il fan della pagina a stancarsi facilmente della presenza della vostra azienda nella sua bacheca.

I contenuti presentati devono invitare a seguire il tema presentato, non ad allontanarsi. Questo è un degli errori di gestione di una pagina aziendale su Facebook che i neofiti tendono a fare più spesso.

Suggerimento:

Facebook offre la possibilità di programmare i post. Un’opzione utile che permette al gestore di inserire i contenuti una sola volta dilazionandoli durante l’arco della giornata o dei giorni.

Ripetitività: postare sempre lo stesso tipo di contenuto

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Attenzione, qui si parla di tipologia. E’ vero, dovete portare chi si iscrive alle vostre pagine al vostro sito ed al vostro prodotto. Questo non significa però che dobbiate farlo presentando solo ed esclusivamente semplici link al sito della vostra azienda.

Potete utilizzare gallery, immagini o video. La multimedialità è dalla vostra parte e soprattutto in un social network si tratta di un campo facilmente gestibile. Puntare sull’immagine è necessario: spesso è più efficace qualcosa che il cliente può “vedere” e condividere piuttosto che leggere.

Non parlate troppo di voi stessi e della vostra azienda!
Allargate il raggio su argomentazioni che trattano il settore pertinente ma non focalizzatevi sempre e solo su voi stessi: informate e fatelo nella maniera corretta.

Staticità: non essere creativi

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Questo è un errore di gestione delle pagine aziendali su Facebook che si collega fortemente al precedente. Quale è il marketing veramente efficace? Quello che viene ricordato perché diverso da tutto il resto. Quello fantasioso, capace di far pensare al cliente “Fantastico, divertente, quasi quasi vedo di cosa si tratta”. Bisogna lasciare un’impronta nella mente degli utenti, affinché non solo ritornino sulla pagina, ma siano ben predisposti nei confronti del prodotto, qualsiasi esso sia, sia intellettuale che materiale.

La creatività rende unica la vostra pagina e vi distinguerà dalla massa.


Pigrizia: non utilizzare tab ed applicazioni

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Sono presenti su Facebook e possono rappresentare un ottimo strumento per veicolare l’attenzione e contemporaneamente fidelizzare l’utente nei confronti del brand. In fin dei conti la pagina è la vostra vetrina nei confronti della potenziale clientela. E’ vostro dovere presentare alla stessa qualcosa che sia in grado di soddisfarla. E la creazione di applicazioni che possano interagire è una di quelle.


Superficialità: non tenere conto dei commenti ed essere poco presenti

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Ecco un altro errore di gestione delle pagine aziendali su Facebook che non deve essere fatto. Attraverso gli stessi non solo è possibile comprendere quale sia l’interesse della persona, ma contemporaneamente avere dei feedback qualitativi. E’ su di essi che si può lavorare per centrare meglio il target. Non si deve prescindere da loro, nemmeno dai più negativi.

In fin dei conti la clientela, nonostante i problemi, cerca un confronto. E se grazie all’interazione i problemi verranno risolti, è possibile che non perda la fiducia nell’azienda. E’ un particolare che non va sottovalutato mai.

Se avete creato questo spazio per interagire con l’utente dovete fare in modo che lo stesso possa avere il confronto che desidera.
Che si tratti di un like al suo commento, la risposta ad un messaggio o il semplice inserimento di contenuti.
Chi si iscrive ad una pagina aziendale “pretende” uno scambio. Ed è importante che lo stesso venga sempre assicurato.


Protagonismo: cancellare i commenti negativi

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Diventa ancor più grave che non tenerne conto o non risponderne. Se si cade in un simile errore il cliente può pensare che all’azienda non interessi il suo parere e sentirsi offeso.

In un colpo si rischia di perdere sia la fidelizzazione del cliente già iscritto alla pagina che quella di possibili nuovi fan. Un utente scontento sarà fonte di pubblicità negativa, non dimentichiamolo. Uno soddisfatto di marketing diretto e gratuito.


Presunzione: litigare con i fan.

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Se gestite una pagina aziendale rappresentate un brand ben preciso. Non vi è niente di peggio che trattare male i vostri fan e litigare con loro.

Qualsiasi tipo di interazione stiano cercando, non reagite mai in modo esagerato ai commenti che possono postarvi o ai messaggi che vi inviano privatamente alla pagina. Se i loro contenuti sono offensivi, segnalateli al social network circostanziando il più possibile il problema. In caso di commenti negativi non cercate lo scontro, potreste essere segnalati e in quel caso sospesi o bloccati.

E quando si è raggiunto un numero considerevole di iscritti che interagiscono sulle vostre pagine, un simile avvenimento può rappresentare una vera e propria perdita per l’azienda.


Superiorità: Promuovere iniziative in contrasto con la policy di Facebook

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Inutile dire che se vi ponete nelle condizioni di essere riconosciuti dal social network come colpevoli di violazione delle sue regole, non avrete vita facile.

La pagina verrà come minimo sospesa e perderete tutti i traguardi raggiunti fino a quel momento: apprezzamento, interazione e fidelizzazione della clientela. Dovete essere creativi, è vero, ma dovete esserlo nei limiti del regolamento di Facebook. Anche i social network possiedono delle regole, e queste devono essere rispettate.


Creatività: non offrire incentivi

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Standardizzarsi su determinate azioni farebbero ricadere la pagina in una noiosa routine. Creare degli incentivi aiutano il fan ad aumentare la stima verso il brand e ad aumentare il giro di utenti in poco tempo.

Un esempio di incentivo può essere l’apertura di un contest, offrire dei buoni omaggio o dei coupon ai nuovi fan o, nei casi più clamorosi “regalare” prodotti in cambio di nuovi like; un esempio?

Kiko Italia ha festeggiato 1 milione di fan offrendo gratuitamente uno smalto ritirabile in tutti i punti vendita o nell’online store presentando un coupon facebook. Questa folle ma meditata campagna marketing ha portato il brand quasi a raddoppiare i suoi fan nel giro di poco tempo.