Riconoscere e difendersi dalla Negative Seo

Riconoscere e difendersi dalla Negative Seo

6326
1
CONDIVIDI

Nella natura umana, il sabotaggio è un’azione che ha accompagnato l’uomo in tutta la sua storia. La negative seo è una tecnica di sabotaggio mirata ad azioni penalizzanti nei confronti di competitors con l’unico obiettivo di sfavorirne il posizionamento.

Sebbene deontologicamente scorretto, le pratiche di negative seo sono spesso utilizzate con ottimi risultati. Analizzando nello specifico la strategia mirata a danneggiare il posizionamento, vi illustro alcune precauzioni per difendervi da questa tecnica.

Come ben sappiamo, chiunque tenta di manipolare il posizionamento, utilizzando tecniche scorrette, rischia di essere penalizzato o in casi più gravi bannato.

Innanzitutto non è corretto dire che questa tecnica spesso porta i suoi frutti, al contrario, Google ha messo in atto misure per scoraggiare i proprietari di siti web tecniche che hanno come scopo quello di manipolare il posizionamento dei motori di ricerca.

Bisogna precisare, inoltre, che non tutti i siti sono facilmente penalizzabili, i colossi godono di un’autorità così alta che è praticamente impossibile penalizzarli. Altresì, sono facilmente vulnerabili tutti quei piccoli siti o competitors che non sono monitorati costantemente da un professionista e quindi più facilmente attaccabili. In questo articolo capirete quanto è importante affidarsi ad una consulenza seo se siete un’azienda con un core business che deriva dal traffico organico.

Gestione dei link

Sappiamo bene che Google basa le fondamenta dei suoi algoritmi sull’importanza dei links, non a caso la link building è una delle tecniche più diffuse in ambito di posizionamento sui motori di ricerca.

Un professionista di negative seo, tenta di manipolare i probabili fattori di indicizzazione di google con l’unico scopo di ritorcerli contro il concorrente da colpire.

Attacco:
E’ diffuso lo spam dei link, attraverso strumenti che permettono di sparare migliaia di url su siti web di poca pertinenza e autorità, una sorta di link building in negativo. Una volta che questi link sono diffusi, Google trarrà le sue conclusioni valutando se sia il caso di penalizzare o meno il sito.

Difesa:
Tuttavia la penalizzazione non è immediata, se un sito è costantemente monitorato, possiamo accorgerci facilmente delle url indesiderate attraverso google analytic o strumenti per webmasters. Grazie a quest’ultimo, possiamo utilizzare Disavow Tool, cui funzionamento è spiegato nel dettaglio in un precedente articolo che illustra come evitare penalizzazioni di un blog.
google-disavow-links
Attraverso il Disavow Tool, possiamo segnalare a Google tutti i siti non graditi che generano link sporchi su nostro sito. E’ un modo per prendere le distanze da essi, avvisando Google.

Un altro strumento utile per monitorare i backlinks è www.backlinkwatch.com, che permette di osservare nel dettaglio tutti i link in entrata sul sito, fornendo una mappatura generale della qualità delle url.

Scraping content

E’ ben noto che Google non vede di buon occhio i contenuti duplicati, quando ci sono più versioni di contenuto identico, è difficile per i motori di ricerca per decidere quale è più rilevante ai fini di una ricerca.

E’ la tecnica di negative seo più complessa, poiché Google è in grado quasi sempre di capire quando avviene una manipolazione ai fini di danneggiare un competitor. Attraverso l’autorevolezza delle pagine e l’affidabilità, riesce a costruirsi un quadro generale per cui scegliere tra due contenuti duplicati, quello corretto.

Attacco:
Solitamente vengono realizzate delle landing page con contenuto duplicato, successivamente pubblicizzate attraverso una link building di basso livello. L’insieme delle due cose, porterà su sito traffico sporco. Esistono anche dei tool di scraping, che copiano automaticamente i contenuti del sito da attaccare, senza troppi sforzi.

Difesa:
Un’attenta panoramica di Google Analytics permette di capire se alcune parole chiave hanno subito una penalizzazione, è un campanello d’allarme che ci indica un possibile tentativo di negative seo.

Quando individuiamo dei contenuti duplicati, è opportuno segnalarli a Google attraverso il Report Scraper Pages

Come posso individuare contenuti duplicati?
Siteliner è un ottimo web tool che permette tra tante analisi, di fare anche questo, funziona come un crawler e permette di trovare contenuti duplicati sia in entrata che in uscita. E’ un tool che consiglio di utilizzare periodicamente.

Distruggere la reputazione

Google punta molto su concetti di reputazione e autorità, se siete un’ecommerce che fa del traffico organico il suo main business, non c’è niente di peggio che ottenere feedback negativi. A differenza di altre tecniche, questa è la più facile, poiché non è difficile “smontare” la reputazione di un sito attraverso feedback o forum.

Quando devo scegliere di acquistare su un ecommerce poco conosciuto, la prima cosa che faccio è cercare opinioni su di esso. Realizzare articoli mirati a distruggere la credibilità del sito, è purtroppo una tecnica diffusa e poco corretta.

Attacco:
Feedback negativi su sito, social e ogni canale di comunicazione dell’azienda;
Realizzazione di articoli civetta mirati a distruggere la web reputation, gli articoli negativi, puntano ad indicizzarsi sotto keywords strategiche con l’obiettivo sia di far crollare l’autorità del sito che di non permettere l’acquisto.

Esempio: se un sito è poco conosciuto, prima di acquistare, la maggior parte dei clienti cercherà su Google “Opinioni su sito X”. Questa keyword è potenzialmente influenzabile da tecniche di negative seo con l’esempio sopracitato,

Difesa:
Monitorare le keyword individuate come “sensibili”, i backlinks sono uno strumento utile a capire se c’è qualche link anomalo in entrata. Nel caso in cui sia troppo tardi, si possono realizzare articoli simili che possano sorpassarlo nei risultati di ricerca.

Conosci altri metodi per difendersi dalla negative seo? condividili!